La città di Gyantse è strategicamente situata nella valle di Nyang Chu sulle antiche rotte commerciali della valle di Chumbi, Yatung e Sikkim, che qui si incontravano. Da Gyantse, le rotte portavano a Shigatse a valle e anche attraverso il Karo La (Passo) fino al Tibet centrale. La fortezza (costruita nel 1390) proteggeva gli accessi meridionali alla Yarlung Tsangpo Valley ea Lhasa. La città era circondata da una cinta muraria lunga 3 km.

Il Monastero di Palcho o Monastero di Pelkor Chode o Shekar Gyantse è il monastero principale nella valle del fiume Nyangchu a Gyantse. L’area del monastero è un complesso di strutture che, oltre al monastero di Tsuklakhang, comprende anche il suo Kumbum, ritenuto la più grande struttura del genere in Tibet, che si distingue soprattutto per le sue 108 cappelle nei suoi diversi piani e l’antico Dzong o forte.

La fortezza originale, nota come Gyel-khar-tse, fu attribuita a Pelkhor-tsen, figlio del re anti-buddista Langdharma, che regnò probabilmente dall’838 all’841. Le mura attuali sarebbero state costruite nel 1268, dopo l’ascesa al potere di la setta Sakyapa. Un grande palazzo fu costruito nel 1365 da un principe locale, Phakpa Pelzangpo (1318 - 1370), che aveva trovato il favore di una campagna per i Sakyapa nel sud. Ha anche portato un famoso insegnante buddista, Buton Rinchendrub di Zhalu, a vivere in un tempio lì.

Più tardi, nel XIV secolo, il figlio di Phakpa Pelzangpo, Kungpa Phakpa (1357–1412), ampliò il complesso di Gyantse e trasferì qui la residenza reale dal palazzo e dal forte che suo padre aveva costruito all’ingresso della valle di Gyantse. Ha anche costruito Samphel Rinchenling, il primo tempio in cima a una collina, accanto al castello. Sebbene le pareti siano per lo più in rovina, contengono ancora alcuni murales del XIV secolo in stile Newari e in stile Gyantse che ne derivarono.

Mappa: Gyantse
Mappa: Gyantse