L’Impero Romano fu il periodo post-repubblicano dell’antica Roma. Come sistema politico comprendeva grandi possedimenti territoriali intorno al Mar Mediterraneo in Europa, Nord Africa e Asia occidentale governati da imperatori. Dall’adesione di Cesare Augusto all’anarchia militare del III secolo, fu principato con l’Italia come metropoli delle province e la città di Roma come unica capitale (27 a.C. – 286).
Dopo la crisi militare, l’impero fu governato da più imperatori che condividevano il dominio sull’Impero Romano d’Occidente e sull’Impero Romano d’Oriente (noto anche come Impero Bizantino). Roma rimase la capitale nominale di entrambe le parti fino al 476 d.C., quando le insegne imperiali furono inviate a Costantinopoli, in seguito alla presa di Ravenna da parte dei barbari di Odoacre e alla successiva deposizione di Romolo Augustolo.
L’adozione del cristianesimo come chiesa di stato dell’Impero Romano nel 380 d.C. e la caduta dell’Impero Romano d’Occidente sotto i re germanici segna convenzionalmente la fine dell’antichità classica e l’inizio del Medioevo. Questi eventi, insieme alla graduale ellenizzazione dell’Impero Romano d’Oriente, è il motivo per cui gli storici distinguono l’Impero Romano medievale che rimase nelle province orientali come Impero Bizantino.